La società odierna, in particolare per quel che riguarda il territorio italiano, è molto spesso caratterizzata da un insieme piuttosto magmatico a livello burocratico e fiscale: la logica conseguenza è che, sovente, anche tutti quegli incentivi messi in atto per venire incontro ai cittadini o per agevolare il rinnovamento non vengono in realtà compresi appieno.
Può essere questo un esempio calzante anche per quel che riguarda gli Ecobonus: un argomento mai davvero chiaro, che al suo interno presenta parecchie tematiche e casistiche borderline ma che in realtà è più semplice di quel che sembra. Proviamo a riassumerlo in queste righe, dissipando così ogni dubbio.
Ecobonus: che cosa sono
Certamente una delle tipologie più note e chiacchierate è quella relativa agli ecobonus sulla ristrutturazione dei condomini, ma proviamo ad entrare in maniera più netta nello specifico: a che cosa facciamo riferimento quando utilizziamo questo termine all’interno di un discorso? Il termine Ecobonus fa riferimento a tutta una serie di agevolazioni fiscali volte ad alleggerire il peso economico di quegli interventi edilizi finalizzati ad una serie di migliorie. Si tratta di provvedimenti inseriti nelle annuali leggi di bilancio a partire dal 2012.
I miglioramenti citati riguardano principalmente tre tipologie di finalità: l’efficienza energetica, la riqualificazione degli edifici e la conformità antisismica di questi ultimi. Sono poi compresi oltre a questi anche la manutenzione del verde, il rifacimento delle facciate e l’acquisto di determinate categorie di beni e prodotti: nello specifico mobili, elettrodomestici e box auto. Come si capisce dunque, si tratta di un argomento piuttosto ricco di tematiche e possibilità e che quindi necessità chiarezza.
Cominciamo con una doverosa specifica: le detrazioni derivanti da tutte queste modifiche sono state più volte rinnovate e prorogate, e rientrano anche nel piano economico valido sino al 31 dicembre 2020. Si tratta inoltre di detrazioni che normalmente vengono spalmate su un arco temporale di dieci anni e sono di solito regolate da un limite massimo di spesa sostenibile. Ma quali sono nello specifico le categorie beneficiarie di questo Ecobonus? Andiamo a vedere.
Come beneficiare dell’Ecobonus
Di seguito, proviamo a riassumere in maniera un po’ più dettagliata tutti quegli interventi che rientrano nella categoria per la quale potrà essere applicata l’agevolazione fiscale, che si convertirà in detrazioni dall’Irpef:
- riqualificazione energetica di edifici esistenti volta alla climatizzazione invernale dell’intero fabbricato
- interventi sull’involucro degli edifici
- installazione di pannelli solari
- sostituzione, integrale o parziale, degli impianti di climatizzazione invernale
- acquisto e posa in opera di: schermature solari, impianti di climatizzazione invernale, dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti, micro-cogeneratori e generatori d’aria calda
Terminato questo sommario elenco, sorge spontanea una domanda? Di queste agevolazioni possono usufruire tutti i cittadini indistintamente? La risposta è che, per quel che riguarda l’Ecobonus 2020, possono usufruire tutti i contribuenti, residenti e non, i quali possiedono l’immobile oggetto di intervento, a qualsiasi titolo.
In sostanza, ecco quali categorie comprende questa agevolazione: i contribuenti che conseguono reddito d’impresa, le associazioni tra professionisti, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, gli Istituti autonomi per le case popolari costituiti entro il 2013, le cooperative di abitazione a proprietà indivisa e le persone fisiche.
Per questa ultima categoria, è necessario compiere ulteriori specifiche: rientrano infatti nelle agevolazioni dell’Ecobonus tutti i titolari di un diritto reale sull’immobile, i condomini (per gli interventi sulle parti comuni condominiali), gli inquilini, coloro che hanno l’immobile in comodato, il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile e perfino il convivente more uxorio. Una grande varietà di casistiche e persone ad esse correlate quindi, per una ripartizione che a primo impatto potrebbe sembrare non così chiara ma in realtà non si rivela poi davvero complessa.