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Le regole fondamentali per la manutenzione degli ascensori

È molto importante puntare sulla manutenzione degli ascensori, soprattutto per fare attenzione alla sicurezza. La manutenzione deve essere svolta periodicamente e va affidata a personale specializzato. Anche le norme fanno riferimento a questa regola fondamentale, in particolare il DPR numero 162 del 1999, che si rifà alla direttiva europea 95/16. Le leggi sono molto rigide a questo riguardo e affermano che, se il proprietario dell’ascensore non fa ricorso ad una manutenzione costante del dispositivo, rivolgendosi ad una persona che ha un’adeguata certificazione, l’ascensore non può essere utilizzato. Nel corso del tempo sono state introdotte norme sempre più strette, fra le quali c’è anche l’obbligo di dotare l’ascensore di un dispositivo che eviti il movimento incontrollato, quando la porta è aperta.

Le regole per la manutenzione degli ascensori

Se ti rivolgi ad assistenza ascensori in tutta Italia Impianto Sicuro, hai la possibilità di fare attenzione alle regole generali per la manutenzione degli ascensori. Infatti per mettere in atto questo obiettivo bisogna sempre ricordarsi di rispettare alcuni principi essenziali.

Innanzitutto nei condomini ci deve essere il responsabile della sicurezza, che ha l’incarico di sottoporre l’ascensore a delle verifiche periodiche. Il responsabile in questo caso è l’amministratore.

L’ascensore deve essere sottoposto ogni sei mesi alla manutenzione ordinaria, sempre affidata ad un’azienda specializzata.

Ogni due anni, inoltre, l’ascensore deve essere sottoposto ad una verifica che avviene da parte dell’Asl o da parte di una società di certificazione in possesso dell’opportuna abilitazione.

I risultati di tutti i controlli devono essere indicati sul libretto dell’impianto o comunque devono essere specificati da certificazioni che vengono rilasciate appositamente.

Le tipologie degli interventi di manutenzione

Possiamo distinguere due tipologie di interventi di manutenzione che riguardano gli ascensori. Ci sono i controlli preventivi e i controlli più approfonditi. I primi hanno il fine di verificare il funzionamento dell’impianto.

Soprattutto vengono controllate le porte, la cabina e le funi. Inoltre, nel corso di questi interventi, si svolgono le lubrificazioni dei meccanismi. I controlli più approfonditi, invece, rivolgono la loro attenzione sull’integrità e sul funzionamento delle varie parti per garantire la sicurezza.

Sono molti gli aspetti che si prendono in considerazione nel corso di queste verifiche. Il tecnico specializzato, oltre a verificare lo stato di conservazione delle funi, controlla anche l’isolamento dei circuiti.

Esegue una verifica sui dispositivi di sicurezza di chiusura e di blocco, verifica che funzionino correttamente il paracadute e il limitatore di velocità. Verifica poi la cabina e le sue condizioni e il regolare funzionamento dell’impianto di allarme.

Ogni quanto devono avvenire i controlli

Abbiamo già detto che a livello legislativo i controlli di manutenzione ordinaria per un ascensore devono avvenire almeno ogni sei mesi. In ogni caso il giusto numero di verifiche che devono essere eseguite in un anno per una corretta manutenzione dell’ascensore dipende da diversi fattori.

Innanzitutto si devono considerare le caratteristiche tecniche del dispositivo e poi va tenuto conto del suo stato di conservazione e dell’intensità di utilizzo.

Questi dati in particolare sono molto importanti, perché desunti anche dal materiale d’uso dell’impianto. Quando si eseguono dei servizi finalizzati alla manutenzione, non devono mai mancare alcuni elementi fondamentali, come, per esempio, la descrizione dei lavori e l’indicazione dei piani di manutenzione che sono stati previsti.

L’affidamento del controllo per la manutenzione dell’ascensore deve essere sottoposto alla sottoscrizione di un contratto con la ditta che esegue i lavori. Nel contratto va specificato ciò che costituisce le condizioni dell’ambiente di lavoro. Nello stesso documento devono essere indicati la durata del contratto, le norme di sicurezza predisposte, gli oneri a carico del committente, il prezzo, la fatturazione e i pagamenti. Inoltre va specificato il livello di manutenzione, distinguendo fra quella ordinaria, semi completa o totale.

Redazione

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